Al giorno d'oggi circa il 10% della popolazione soffre di varici alle gambe, ed in particolare le donne rispetto agli uomini.
Il sangue normalmente circola dal basso verso l’alto, cioè dai piedi verso il cuore e dalla superficie del nostro corpo verso la profondità.
Le vene degli arti inferiori, sono provviste di valvole, che permettono il passaggio del sangue solo verso il cuore ovvero dal basso verso l’alto e impediscono il reflusso, cioè che il sangue ritorni verso il basso.
Quando queste valvole non funzionano correttamente, a causa dell’indebolimento delle pareti delle vene e delle valvole stesse, avremo un reflusso di sangue e una conseguente dilatazione delle vene.
L’inefficienza delle valvole si verifica più comunemente nella grande vena safena, una delle vene più grandi che mette in comunicazione molte vene superficiali, ed è questa la causa più frequente delle patologie da reflusso venoso.
In presenza della patologia il sangue tende quindi ad andare dall’alto verso il basso e dalla profondità verso la superficie, e si crea quindi una dilatazione delle vene superficiali e un ristagno di sangue nelle stesse.
Il ristagno di sangue può provocare vari disturbi, quali:
I fattori predisponenti sono la familiarità, l'età, il sesso femminile, la sedentarietà, l'eccesso di peso, degli ormoni estrogeni e progestinici, la gravidanza, cicli mestruali, professioni che richiedono una lunga permanenza giornaliera in piedi.
Innanzi tutto occorre fare una corretta diagnosi attraverso una visita flebologica e l’esecuzione di ecodoppler venoso.
E' importante che, qualunque sia la tecnica utilizzata, la chirurgia delle vene sia quanto più possibile attenta all'estetica, in quanto le pazienti in genere sono donne.